Museo Collezione degli Strumenti a fiato ORSI
Il Progetto
LA COLLEZIONE DI STRUMENTI E L’ARCHIVIO STORICO DELLA DITTA ORSI
Le gestioni che si sono succedute nel tempo attente a non dimenticare le conoscenze acquisite, hanno evitato la dispersione di strumenti, documenti e materiale tecnico che sono stati gelosamente conservati, tanto che la ditta afferma di essere ancora oggi in grado di riprodurre buona parte dei modelli della sua produzione passata. Nella fabbrica sono a deposito alcune centinaia di strumenti che rappresentano oggi una preziosa testimonianza dell’attività della ditta dal 1836 ad oggi.
Sono presenti in questa raccolta modelli rari, prototipi e pezzi unici, ma anche strumenti della produzione corrente del passato, oggi di difficile reperibilità.
La Orsi seguiva attentamente le principali innovazioni introdotte sugli strumenti a fiato in Europa, tanto che usava procurarsi da altre ditte gli strumenti al momento più innovativi, come per esempio i clarinetti sistema Romero, sistema Barlassina e Saetti e sistema Pupeschi, presenti nella raccolta.
La numerosa rappresentanza dei clarinetti, strumento che si proponeva come specialità della Orsi sin dagli inizi, dai prototipi ai modelli di clarinetti a doppia tonalità fabbricati da Paolo Maino verso il 1880, a prove di lavorazione, ossia strumenti non finiti che erano costruiti per verificare dimensioni e meccanica, alle taglie dai clarinetti acuti in Reb, Lab, ai clarinetti contrabbassi in Mib e Sib. Sono presenti strumenti con meccaniche particolari prodotti dalla Orsi, come i clarinetti sistema Zavaldi, Quaranta, Borri e le diverse configurazioni delle meccaniche di uso corrente come quelle cosiddette Mueller,
Boehm, mezzo Boehm e molte altre.
Il materiale documentario non è di minore importanza, in quanto rappresenta una rara testimonianza della produzione degli strumenti, delle tecnologie e dei materiali utilizzati, dei numerosissimi modelli che negli anni sono stati costruiti. I cataloghi commerciali ripercorrono tutta la produzione Orsi dal 1898 fi no al 1990. Molto materiale riguarda la produzione dei singoli strumenti, con misure, dettaglio dei pezzi necessari e osservazioni tecniche e costruttive. Ci sono decine di disegni, su fogli di carta gialla, di modelli di ottoni in scala reale. Anche i costi produzione e un’analisi dei costi delle ditte concorrenti degli anni 1980, sono documenti di grande interesse. In alcune cartelle vi sono i disegni originali di vari brevetti della Orsi, tra i quali le trombe modello Balilla a uno e due pistoni del 1941 e 1942 o l’oboe modello Scozzi-Incagnoli. Da segnalare anche una cartella con circolari e materiale del Ministero della Guerra del 1887-1903 relative agli strumenti in dotazione alle fanfare e bande militari.
Numerosi sono gli attestati ed i riconoscimenti conferiti alla ditta nelle principali esposizioni nazionali e internazionali come quelli relativi alla Esposizione Musicale in Milano del 1881, all’ Esposizione Internazionale di Musica di Bologna del 1888 e a quella teatrale di Milano del 1894.
IL PROGETTO DEL MUSEO MUSICALE
Da un desiderio e un'esigenza nasce l'idea della creazione di un’esposizione permanente della collezione di strumenti a fiato della storica ditta Orsi, destinata sia agli utenti della scuola di formazione che più ampiamente a un pubblico scolastico e turistico.
L’archivio e il deposito della Orsi dispone di: 250 strumenti di epoca varia, attrezzature dimostrative del processo costruttivo, documenti originali storici, fotografici e lettere autografe di maestri e personaggi del mondo musicale, documenti inerenti la storia della ditta Orsi.
L’esposizione prevedrà: un percorso principale conoscitivo dei vari strumenti e della loro costruzione, un percorso parallelo di interfaccia dello strumento musicale con la musica e i suoi maestri, l’ascolto del suono degli strumenti tramite audiovisivi.
Il progetto, per la sua importanza storica (esposizione che passa per tre secoli di strumenti musicali), culturale (la musica italiana e i suoi grandi Maestri), e sociale (scuola artigiana di strumenti musicali a fiato), avrà una ricaduta in termini di prestigio a livello locale, nazionale ed internazionale